martedì 21 settembre 2010

Programma Scuola di Recitazione

Struttura dei corsi

Il 18 OTTOBRE avrà inizio, per il IV anno consecutivo, il nuovo anno della Scuola di Recitazione dell'Associazione Culturale "Golem", in collaborazione con il DLF di Albenga, diretta da Roberto Bani.
L'apertura della Scuola sarà preceduta, come ormai è nostra consuetudine, da un incontro informale e conoscitivo che illustrerà gli obiettivi e le modalità del percorso formativo.

I corsi si svolgeranno per un periodo di 8 mesi (da novembre a giugno) e saranno articolati in 2 incontri settimanali di cui uno di 3 ore, dedicato alle tecniche di recitazione, ed uno di 2 ore dedicato alle materie complementari (dizione, storia del teatro, gestualità, impostazione vocale, etc.)


Raffaello Sanzio  si ritrae proprio al centro dell'affresco eseguito a Firenze nella Stanza della Segnatura fra il 1509 e il 1511, "Scuola di Atene".


I° Anno
Lo studio delle tecniche vocali, nel primo anno sono fondamentali; si tratterà quindi di prendere in considerazione massima quello che è lo strumento principe di un attore: la voce.
Si affronteranno quindi temi basilari come la respirazione, l’impostazione vocale e la dizione.
Non secondarie, saranno le tecniche della creatività, nello specifico, improvvisazione, la gestualità, con tutte le forme dell’espressione corporea.
Primi approcci di lettura , comprensione e analisi del testo teatrale, al fine di meglio valutare la scrittura drammaturgica. Basilari conoscenze della storia del teatro in Europa, con particolare attenzioni verso il teatro inglese e italiano con progressivi e specifici approfondimenti.
La progressiva acquisizione di queste tecniche e conoscenze, ed un iniziale studio sul personaggio con la creazione di una trama, permetteranno i primi approcci alla recitazione che porteranno ad una prova valutativa individuale del primo anno di corso. Sarà questa una prova a numero chiuso, che richiederà coinvolgimento e concentrazione, che permetterà agli allievi di affrontare per la prima volta un pubblico, seppur ristretto e selezionato, e di mettere a frutto al meglio gli insegnamenti ricevuti.

II° Anno
Nel corso del secondo anno diventerà necessaria la padronanza e l’uso sia della voce e sia della dizione; sarà quindi importante un approfondimento delle stesse e delle pratiche correlate ad esse. Ma l’aspetto fondamentale è sicuramente lo studio del personaggio . Sarà questo un lavoro introspettivo, delicato ed importante perché sia affronteranno i testi classici del teatro, dove gli allievi dovranno imparare a conciliare le nozioni tecniche acquisite con il lavoro sulle proprie emozioni. Le esercitazioni, saltuariamente aperte al pubblico verso il fine stagione, daranno modo all’allievo di cimentarsi con i vari generi del repertorio teatrale.

III° Anno
Fermo restando lo studio continuativo della dizione e dell’impostazione vocale , che ormai dovrebbe essere pratica comune per l’allievo, il terzo anno porterà ad un approfondimento dello studio dei grandi autori, partendo dagli autori greci e latini per arrivare ai contemporanei, con particolare attenzione al teatro inglese ed italiano.
Sarà questo in particolare, l’anno nel quale gli allievi avranno, come obbiettivo finale, la realizzazione di un saggio finale che sarà costituito dalla messa in scena di un vero e proprio spettacolo che sarà replicato nel successivo anno accademico.


Tra le attività non citate nello specifico del programma triennale della Scuola, ma sempre presenti e complementari, ricordiamo:
- Storia del Teatro, ( fondamentale a nostro avviso per ogni amante del teatro e ancor di più per un aspirante attore);
- studio del gesto e della mimica;
- sblocco psicomotorio;
- esplorazione del sé e dell’altro sé;
- comunicazione non-verbale;
- azione pre-razionale;
- utilizzo degli spazi scenici;
- tecniche di improvvisazione;
- nozioni di illuminotecnica e fonica teatrale.
Se ci saranno le necessità e richieste, sarà possibile l’organizzazione di stages di approfondimento (con quote di partecipazione e in orari e date da stabilirsi), con insegnanti esterni, su:
tecniche vocali e tecniche di doppiaggio (stage curato da attori doppiatori professionisti);
scrittura drammaturgica, e analisi del testo;
tecniche di improvvisazione;
educazione vocale e valutazione e correzione di eventuali difetti di fonazione (stage seguito da un medico logopedista)

Vogliamo ricordare a tutti gli allievi che la saltuaria frequenza alle lezioni non potrà essere oggetto di giustificazione per eventuali lacune didattiche, come anche la superficiale dedica agli esercizi da curare personalmente in sede diversa da quelle delle lezioni (i classici “compiti a casa”).
Consigliamo quindi a tutti gli allievi la massima attenzione e cura, sia durante le lezioni a scuola, sia negli esercizi che dovranno curare personalmente a casa, al fine di riuscire ad ottenere da loro stessi il massimo rendimento.
Infine ricordiamo che, come in tutte le scuole, anche nella nostra scuola ci saranno delle graduatorie meritocratiche: questo per garantire una giusta selezione ed una sana competizione tra gli allievi che non potrà che essere positiva.


Roberto Bani

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