venerdì 15 ottobre 2010

LEZIONE GRATUITA DI PROVA

QUESTA SERA ALLE ORE 21.00
L'ATTORE E REGISTA ROBERTO BANI,
DIRETTORE DELLA SCUOLA DI RECITAZIONE





PIAZZA MATTEOTTI, DLF ALBENGA 

domenica 10 ottobre 2010

DOMANI SERA

Domani sera, alle ore 21.00,  presso la sede del DLF di Albenga, in piazza Matteotti (atrio della stazione, sulla destra), si terrà l'incontro  informale e conoscitivo con gli insegnanti della scuola di recitazione, il Maestro Mauro Borri e l'attore e regista Roberto Bani, Direttore della Scuola.

  

Mauro Borri
Roberto Bani


L'incontro è aperto a tutti coloro che desiderano chiarimenti e informazioni sui programmi e le modalità dei corsi della scuola.
Sarà possibile (se richiesto) la partecipazione ad una prima lezione senza impegni ulteriori. 






giovedì 30 settembre 2010

INCONTRO CONOSCITIVO



IN DATA 11 OTTOBRE ALLE ORE 21.00, PRESSO LA SEDE DEL DLF DI ALBENGA SI TERRA' UN INCONTRO CONOSCITIVO SULLA SCUOLA DI RECITAZIONE CHE INIZIERA' IL 18 OTTOBRE



La serata ha lo scopo di illustrare il programma della scuola, le modalità e gli obiettivi, ma soprattutto ha l'intento di aprire il dialogo tra allievi e insegnanti, per fornire qualsiasi chiarimento inerente il percorso formativo.

All'incontro, pertanto, saranno presenti la responsabile del DLF e  il Presidente dell'associazione Golem, Roberto Bani,  attore, regista e docente responsabile della scuola stessa.




LE ISCRIZIONI AL CORSO DI RECITAZIONE SONO A NUMERO CHIUSO.

LE LEZIONI SI TERRANNO PRESSO LA SEDE DEL DLF di Albenga, Piazza Matteotti n.15

Per prenotarsi per l'incontro informativo o per maggiori informazioni:

TELEFONO: 328-4958254 - 333-7425748 (Roberto Bani)
Presidente DLF: 338-5921115 (Vittoria Barroero)
Segreteria DLF di Albenga: 0182-541996

E-MAIL: bani.roberto@yahoo.com

martedì 21 settembre 2010

Programma Scuola di Recitazione

Struttura dei corsi

Il 18 OTTOBRE avrà inizio, per il IV anno consecutivo, il nuovo anno della Scuola di Recitazione dell'Associazione Culturale "Golem", in collaborazione con il DLF di Albenga, diretta da Roberto Bani.
L'apertura della Scuola sarà preceduta, come ormai è nostra consuetudine, da un incontro informale e conoscitivo che illustrerà gli obiettivi e le modalità del percorso formativo.

I corsi si svolgeranno per un periodo di 8 mesi (da novembre a giugno) e saranno articolati in 2 incontri settimanali di cui uno di 3 ore, dedicato alle tecniche di recitazione, ed uno di 2 ore dedicato alle materie complementari (dizione, storia del teatro, gestualità, impostazione vocale, etc.)


Raffaello Sanzio  si ritrae proprio al centro dell'affresco eseguito a Firenze nella Stanza della Segnatura fra il 1509 e il 1511, "Scuola di Atene".


I° Anno
Lo studio delle tecniche vocali, nel primo anno sono fondamentali; si tratterà quindi di prendere in considerazione massima quello che è lo strumento principe di un attore: la voce.
Si affronteranno quindi temi basilari come la respirazione, l’impostazione vocale e la dizione.
Non secondarie, saranno le tecniche della creatività, nello specifico, improvvisazione, la gestualità, con tutte le forme dell’espressione corporea.
Primi approcci di lettura , comprensione e analisi del testo teatrale, al fine di meglio valutare la scrittura drammaturgica. Basilari conoscenze della storia del teatro in Europa, con particolare attenzioni verso il teatro inglese e italiano con progressivi e specifici approfondimenti.
La progressiva acquisizione di queste tecniche e conoscenze, ed un iniziale studio sul personaggio con la creazione di una trama, permetteranno i primi approcci alla recitazione che porteranno ad una prova valutativa individuale del primo anno di corso. Sarà questa una prova a numero chiuso, che richiederà coinvolgimento e concentrazione, che permetterà agli allievi di affrontare per la prima volta un pubblico, seppur ristretto e selezionato, e di mettere a frutto al meglio gli insegnamenti ricevuti.

II° Anno
Nel corso del secondo anno diventerà necessaria la padronanza e l’uso sia della voce e sia della dizione; sarà quindi importante un approfondimento delle stesse e delle pratiche correlate ad esse. Ma l’aspetto fondamentale è sicuramente lo studio del personaggio . Sarà questo un lavoro introspettivo, delicato ed importante perché sia affronteranno i testi classici del teatro, dove gli allievi dovranno imparare a conciliare le nozioni tecniche acquisite con il lavoro sulle proprie emozioni. Le esercitazioni, saltuariamente aperte al pubblico verso il fine stagione, daranno modo all’allievo di cimentarsi con i vari generi del repertorio teatrale.

III° Anno
Fermo restando lo studio continuativo della dizione e dell’impostazione vocale , che ormai dovrebbe essere pratica comune per l’allievo, il terzo anno porterà ad un approfondimento dello studio dei grandi autori, partendo dagli autori greci e latini per arrivare ai contemporanei, con particolare attenzione al teatro inglese ed italiano.
Sarà questo in particolare, l’anno nel quale gli allievi avranno, come obbiettivo finale, la realizzazione di un saggio finale che sarà costituito dalla messa in scena di un vero e proprio spettacolo che sarà replicato nel successivo anno accademico.


Tra le attività non citate nello specifico del programma triennale della Scuola, ma sempre presenti e complementari, ricordiamo:
- Storia del Teatro, ( fondamentale a nostro avviso per ogni amante del teatro e ancor di più per un aspirante attore);
- studio del gesto e della mimica;
- sblocco psicomotorio;
- esplorazione del sé e dell’altro sé;
- comunicazione non-verbale;
- azione pre-razionale;
- utilizzo degli spazi scenici;
- tecniche di improvvisazione;
- nozioni di illuminotecnica e fonica teatrale.
Se ci saranno le necessità e richieste, sarà possibile l’organizzazione di stages di approfondimento (con quote di partecipazione e in orari e date da stabilirsi), con insegnanti esterni, su:
tecniche vocali e tecniche di doppiaggio (stage curato da attori doppiatori professionisti);
scrittura drammaturgica, e analisi del testo;
tecniche di improvvisazione;
educazione vocale e valutazione e correzione di eventuali difetti di fonazione (stage seguito da un medico logopedista)

Vogliamo ricordare a tutti gli allievi che la saltuaria frequenza alle lezioni non potrà essere oggetto di giustificazione per eventuali lacune didattiche, come anche la superficiale dedica agli esercizi da curare personalmente in sede diversa da quelle delle lezioni (i classici “compiti a casa”).
Consigliamo quindi a tutti gli allievi la massima attenzione e cura, sia durante le lezioni a scuola, sia negli esercizi che dovranno curare personalmente a casa, al fine di riuscire ad ottenere da loro stessi il massimo rendimento.
Infine ricordiamo che, come in tutte le scuole, anche nella nostra scuola ci saranno delle graduatorie meritocratiche: questo per garantire una giusta selezione ed una sana competizione tra gli allievi che non potrà che essere positiva.


Roberto Bani

domenica 19 settembre 2010

Scuola di Recitazione

“Dato che il nostro teatro dispone solo di attori
e pubblico, noi siamo particolarmente esigenti
verso entrambi.
Anche se non ci è possibile formare il pubblico
- non in modo sistematico almeno -  
possiamo, però, formare l’attore.”

(Jerzy Grotowski)


Antonio Fabry, L’attore Eduardo Scarpetta nelle vesti di Felice Sciocciammocca, olio su tela, 1879
 (Napoli, Museo Nazionale si San Martino)


L'associazione culturale "Golem", in collaborazione con il DlF di Albenga
presentano per il IV anno consecutivo la
Scuola di Recitazione
diretta dall'attore e regista Roberto Bani,
con la partecipazione di Antonella De Toma (attrice e insegnante di dizione)
e il maestro Mauro Borri (canto e tecniche di fonazione)



Prendiamo spunto dalle parole di Jerzy Grotowski, per proporre il termine “Scuola” perché questo intende essere il lavoro che proporremo ad un gruppo di aspiranti attori; ma è anche il riappropriarsi di una parola che ormai sembra caduta in disuso, forse per qualche nascosta forma di pudore verso quelle che sono considerate le icone del teatro, come le Accademie d’arte drammatica e le scuole degli “Stabili”.
Oltre a ciò è anche il voler proporre un programma articolato e strutturato su un piano a lunga scadenza come appunto deve essere una scuola.

A cosa serve una scuola di recitazione?
A diventare attori, certamente, ma anche , e soprattutto, ad imparare a conoscere i propri mezzi espressivi e ad acquisire sicurezza in se stessi , scioltezza nel parlare e nell’agire che sono qualità necessarie sia nei rapporti quotidiani con gli altri, quanto nella vita professionale.

Quali sono gli obbiettivi?
I traguardi da raggiungere devono essere la ricerca e la comunicazione delle proprie emozioni, coadiuvate dallo studio di tecniche e stili. Un percorso attraverso l’affascinante mondo del teatro
Le cui tappe sono rappresentate dalle esperienze in palcoscenico, con gli allestimenti di spettacoli ed esercitazioni.

Chi può frequentare i corsi?
I nostri corsi possono essere frequentati da aspiranti attori alla ricerca di prospettive professionali ma anche da insegnanti, per utilizzi didattici, da professionisti, impiegati , dirigenti aziendali ed in genere da tutti coloro che intendano migliorare il loro modo di porsi di fronte agli altri

Un aspetto importante sta nella possibilità di approfondire le proprie conoscenze sui generi e sugli autori della drammaturgia di tutti i tempi..
Nella Scuola di Recitazione, evitando forme di sterile nozionismo, lo studio diventa appassionante e coinvolgente permettendo il confronto in prima persona con i testi e i personaggi delle varie epoche studiandone l’interpretazione.

Al termine dei tre anni di Scuola , chi intendesse intraprendere la professione di attore, avendone dimostrate le qualità , verrà incentivato con la possibilità con possibilità di esperienze lavorative nella compagnia affiancata alla scuola. Le rappresentazioni nei vari circuiti teatrali, nelle manifestazioni culturali e nelle scuole, costituiranno un naturale sbocco alle aspirazioni dei più dotati talenti: un farsi le ossa per trovare una propria strada professionale nel mondo dello spettacolo.




sabato 18 settembre 2010

Shakespeare in Songs

Uno spettacolo scritto e realizzato da Roberto Bani per avvicinare il grande pubblico al mondo letterario e poetico dell'Età elisabettiana; portato in scena al Cinema Teatro Ambra di Albenga nel 2009





"Shakespeare in Songs" è un affascinante viaggio tra parola e musica nell'universo poetico-amoroso dell'Età Elisabettiana, conosciuta anche come "The Golden Age". 


Lo spettacolo ha proposto le "Songs", canzoni d'amore, incluse da William Shakespeare (1564-1616) nelle sue opere teatrali; tali canzoni sono tratte sia dal repertorio popolare allora in uso, sia composte, per quanto riguarda i testi, da Shakespeare stesso.
In ambedue i casi la loro collocazione nelle commedie e nei drammi shakespeariani non è mai scontata. 
Con la loro forte connotazione espressiva le canzoni esprimono alternativamente sollievo e conforto alle pene d'amore oppure sono un momento di introspezione psicologica non scevro da richiami allegorici.

 

 Per questo breve viaggio nel tempo, la storia utilizza come ciceroni, una coppia dei giorni nostri, Ippolita e Teseo, che amanti delle opere di Shakespeare, prendono come spunto un regalo che Ippolita fa al suo Teseo: una collezione di dischi in vinile con le musiche originali degli autori che componevano per Shakespeare.
Teseo propone ad Ippolita un divertente e curioso gioco: interpretare dalle commedie del Bardo alcuni duetti amorosi tra i più frizzanti e significativi, intervallati dalle musiche (che saranno eseguite dal vivo da un ensemble strumentale barocco di claviembalo, violoncello barocco, flauto a becco e da una cantante lirica).
















Ma Ippolita col procedere dell'azione si lascia coinvolgere emotivamente dalle vite dei personaggi e in una veloce escalation arriva ad innescare una lite con il povero Teseo il quale si vedrà costretto, nonostante la sua pazienza, a cercare una via di fuga in acrobazie dialettiche. Ma Ippolita non dimenticherà di essere donna, ed infine riuscirà comunque a tenere testa a Teseo.




I due attori sono Roberto Bani e Francesca Galizia



































I musicisti che li accompagnano sono Mauro Borri (al clavicembalo), Gaetano Conte ( flauto a becco), Cécile Peyrot (violoncello barocco) e la soprano Paola Roggero. 


































Fra le più celebri canzoni presentate ci sono brani di John Dowland, Thomas Morley, Matthew Locke ed Orlando Gibbons tratti da " Come vi piace", " Sogno di una notte di mezza estate", " La bisbetica domata"e "Molto rumore per nulla".

Roberto Bani: chi è mai costui?
































Nasce a Torino l'8 Giugno 1960
Dal 2006 è presidente e socio fondatore dell’Associazione Culturale Golem di Albenga e della “Scuola di Recitazione Golem” dove è insegnante.
Muove i primi passi nel teatro nel 1979 dove è tra i fondatori della compagnia teatrale “L’ortica”, con il regista e autore Riccardo Aicardi.


Frequenta numerosi corsi di studio teatrale:
- con il “Il Teatro delle Nuvole “ di Genova coordinato da Franca Fioravanti e dal drammaturgo e regista Marco Romei;
- con il “Teatro Agricolo del Montevaso” di Chianni (PI) diretto da Giovanni Balzaretti e Francesca Pompeo;
- con la compagnia teatrale della Ass. Culturale “Hanbury Hall” di Alassio sotto la direzione di Kitia Benedetti e Giuseppe Ronco;
- con il “Teatro delle Anime Antiche “ di Milano con Filippo Usellini e Enrica Barel.
- Frequenta inoltre corsi di illuminotecnica e fonica teatrale con la “Elektrolight” di Genova.


In qualità di attore prende parte a spettacoli con le compagnie teatrali:
- L’ortica: “Storie di Ordinaria Razzia”, “Tutto un altro paio di braghe”, scritti e diretti da R. Aicardi;
- Gli Allegri Villanovesi”: “Le sorprese del divorzio” diretto da F. Campana;
- Il Vagone dei Comici: “Pigs: chi ha paura del lupo cattivo?” diretto da G. Balzaretti; “Non tutti i ladri vengono per nuocere” di D. Fò, “Visita di condoglianze” di A. Campanile diretti da E. Aretusi;
- Il Teatro delle Nuvole: “Immagini e poesia” poesia e musica selezionate e diretto da M. Romei;
- Hanbury Hall: “L’alchimista” di Ben Jonson , diretto da K. Benedetti, “Omicidio a Depford” scritto e diretto da U. Airaudi, “Le Mosche” di J.P. Sartre diretto da K. Benedetti e G. Ronco, “Il Gioco” diretto e scritto da G.Ronco;
- Teatro Ingaunia: “Anche il boss è omo” scritto e diretto da Mario Mesiano;
- Associazione Culturale Golem: “La Morsa” di L. Pirandello, “Cecè” di L. Pirandello diretti insieme a M. Mesiano;
- "Shakespeare in songs" scritto e diretto dallo stesso Roberto Bani;
- DAMS di Imperia “L’ombra su Innsmouth“ cortometraggio che partecipa al concorso nazionale;
- Partecipa al "Festival Nazionale dell'Unitre", in qualità di ospite attore interpretando il protagonista ne “Il mago della pioggia “ di Nash;
- a due edizioni del Concorso Nazionale di narrativa organizzato dal Comune di Ceriale;
- per il Comitato delle Pari Opportunità, partecipa oltre che in qualità di attore anche in quella di regista, allo spettacolo “Le donne l’han sempre saputo”,
e successivamente con Francesca Galizia a "Universalmente... Donna!";
- collabora alla preparazione e realizzazione dei corsi di teatro per le scuole medie statali tenuti dall’Associazione Culturale Golem diretti da Amelia Conte.
- organizza diversi spettacoli di musica e poesia nell'ambito di eventi culturali tra i quali spiccano la manifestazione “Aenigma” dell’Associazione Amici nell’arte di Garlenda (SV), dove cura ed interpreta un reading poetico con musiche;
- il "Festival Riviera dei Fiori" di Alassio con lo spettacolo “Ricongiungersi, incontro con anima, parole e musica” e sempre ad Alassio realizza e interpreta uno psettacolo nell'ambito delle manifestazioni per la "Festa della Repubblica".




Come regista teatrale:
Guida l’attore Carlo Scola del teatro Carlo Felice di Genova nella realizzazione del monologo “ I Ragazzi di Villa Emma “ di Tomatis;
Scrive, dirige e interpreta, "Shakespeare in songs" con Francesca Galizia;
Adatta e dirige "Il bell'Indifferente" di J. Cocteau;


Con la compagnia teatrale Hambury Hall svolge per anni attività organizzativa in manifestazioni di rilevante interesse come la rassegna teatrale “La Riviera dei Teatri”, (tra i quali Ottavia Piccolo, Enrico Bonavera, Mauro Pirovano, Pino Petruzzelli, Deborah Caprioglio), la rassegna internazionale di Musica Barocca ( curata e ideata dal maestro Mauro Borri), e importanti incontri come quelli con Amnesty International e Medici senza Frontiere.
Organizza in seguito con l'associazione Golem e con l'Associazione culturale DLF Albenga, la rassegna di monologhi "Una voce dal blu”, quattro incontri con gli attori Giuseppe Pambieri, Sergio Pisaspia Fiore, Marisa Eugeni e Francesco Orlando.
Oltre alle suddette attività nel campo teatrale, scrive poesie e racconti che pubblica su diverse riviste telematiche.




Leggi Roberto Bani su Aphorism




Dal 2005 al 2006 collabora e partecipa in diretta con la televisione satellitare “FUTURA TV “ della RAI, nella trasmissione pomeridiana dedicata alla poesia ed ai racconti, dove diventa anche uno dei promotori e animatori del forum poetico e letterario della RAI.
Nel 2006 pubblica una sua lirica sulla raccolta poetica “Un anno di E-Book” e Arpanet (Mondatori) due E- Book con la presentazione in prima pagina di copertina del sito.
La rivista telematica “MUSICAOS” pubblica diversi suoi racconti e gli dedica la copertina.

La casa editrice “Il Filo” di Roma pubblica nel marzo 2007, "L'eroe Distratto" un libro di poesie che viene presentato a Roma il 24 aprile 2007 e ospitato nella trasmissione radiofonica “La Luna e i Falò”.















Tratta dal libro "L'eore distratto", la poesia che ne da il nome:


Sono un eroe distratto,
che non conosce le virtù,
che perde i pezzi nell'atrio del portone,
le chiavi di casa delle amanti,
e le certezze e i dolori.
Ma tu,
ama il mio tacere e sorridi
se inciampo dentro il tuo cuore
Ho perduto battaglie
perché non sapevo di guerre.
E mi troverai sul ponte di chiodi
che ho comprato per andare via da te,
pronto a passare sulla sponda
di un nuovo amore.
Ma non so vivere
senza la disperazione
e illuminato dalla luna.
Vieni qui,
un passo nella nebbia,
dove si annusa la libertà,
vieni, ho parole anche per te,
e ricordi taglienti,
per scolpire il mio nome
sulle tue ossa.
L'eroe migliore sa come morire
ma ho scordato il perché.




Da una secna di “Il Gioco” diretto e scritto da G.Ronco

Mauro Borri


Mauro Borri,  si è diplomato in pianoforte presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino ed ha continuato gli studi d'organo, cembalo e composizione, perfezionandosi nella musica del repertorio preromantico sotto la guida del Mo Emilio Traverso di Genova e del Mo Edward S
mith. 



Svolge attività concertistica sia in gruppi da camera che come solista. E’ dal 1990 direttore del complesso corale “Don Bosco” di Alassio. E’ stato dal 1990 titolare della cattedra di pianoforte nella sezione ad indirizzo musicale della S.M.Statale “Aycardi-Ghiglieri” di Finale Ligure e, dal 1996, titolare della cattedra di pianoforte nella S.M.Statale “Ollandini” di Alassio. 
Ha collaborato come solista con l’orchestra d’archi con strumenti originali “l’Ottocento” di Vigevano effettuando varie tournée in Italia ed in Svizzera oltre a concerti come solista ed in ensemble cameristici in Italia, Francia, Svizzera, Spagna,  Romania, Giappone. Ha allestito e diretto nel 1996 l’opera buffa “La Serva Padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, con strumenti originali e nel 1997 ha diretto la Prima esecuzione assoluta dell’opera di Luigi Giachino “Il Contrappasso”. Nel corso del 2001 ha diretto in Italia ed in Francia l’Orchestra “Camerata Valahica” con i solisti dell’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale di Bucarest.
E’ docente di organo presso l’Istituto diocesano di Musica Sacra di Albenga. Ha effettuato registrazioni per la Radio Nazionale di Romania a Bucarest e per la JVC –RCA Voce del Padrone a Tokyo. Nel novembre del 2004 ha effettuato nell’Auditorium  della Radio Nazionale di Romania a Bucarest, un concerto solistico con trasmissione in diretta nazionale.Collabora attualmente anche con  il SAE INSTITUTE  in  seminari e workshop incentrati sulla registrazione ed il mix a livello professionale di  strumenti classici  che affrontano praticamente la tematica dell’audio engineering legata alla musica classica dove  gli è stata affidata la recording production.
Attualmente l’associazione, oltre ai progetti in essere, è in fase di programmazione per la prossima  ed imminente stagione,  per stabilire le priorità organizzative e  darsi un indirizzo definito.



http://www.estrobarocco.com/chi_siamo.htm



mercoledì 15 settembre 2010

Associazione Culturale Golem: chi siamo



Il Golem e la sua leggenda hanno origini molto più antiche di quanto si possa immaginare. Il termine fa la sua prima apparizione nella Bibbia per indicare una massa ancora priva di forma, e precisamente nel salmo 139, dove golem significa embrione, massa informe, quella usata da Dio per plasmare Adamo. Adamo, dunque, fu il primo Golem; nell'antica tradizione ebraica il golem è un gigante creato per magia, il primo uomo. Secondo il libro della creazione, un testo esoterico della kabbalah (VI- II sec a C.), volgarizzazione della mistica ebraica, la creazione del mondo è avvenuta per un processo di emanazione. Il principio fondamentale di tale concezione mistica considera ogni elemento del creato come derivato dalla composizione e scomposizione dei numeri e delle lettere dell'alfabeto ebraico, cioè dalle consonanti, che sono gli elementi di base di tutto il creato  La parola è quindi considerata come elemento di base e principio creativo dell'universo. Questo si ricollega direttamente al Golem: esso prende vita dal nome di Dio o da altre lettere (con valore e significato particolare) che gli vengono o scritte in fronte o, scritte su un foglio, infilate in bocca; col procedimento inverso è possibile invece farlo 'morire', togliergli vita e movimento. Nelle sue diverse interpretazioni il Golem è stato ora un fedele servitore domestico e difensore del suo padrone, ora un difensore degli ebrei dalle persecuzioni, per arrivare alle sue derivazioni più moderne: l'automa robotico, o il mostro alla Frankenstein. Scegliere  “Golem”  come simbologia per la nostra associazione ha un riferimento con diversi punti della leggenda, partendo dalla definizione stessa  della Bibbia che lo indica appunto come “MASSA ANCORA PRIVA DI FORMA”,  pronta per essere plasmata e modellata, e ancora appunto la parola stessa che è considerata come elemento di base per il principio. È quindi un auspicio e allo stesso tempo un desiderio e, se vogliamo estrapolare un ulteriore significato, un benaugurate simbolo, feticcio, che come un fedele servitore è pronto a difendere le sue idee e i suoi creatori. 















L’Associazione Culturale “GOLEM”, si è costituita nel Maggio 2006, dall’idea dei suoi soci fondatori,  Roberto Bani (Presidente dell'associazione),  Antonella De Toma, Riccardo Aicardi, Andrea Ricci, Amelia Conte e Mauro Borri, accomunati dall’interesse per la cultura in tutte le sue espressioni, le tematiche ambientali  le nuove forme di comunicazione  e lo sviluppo di funzioni  “centro media”  di produzioni creative. A loro si è successivamente unita Rita Manni. L’associazione gestisce anche la parte tecnica e artistica del Teatro “Casone” nel comune di Ortovero (SV) , che è anche la sede realizzativa dei suoi progetti e spettacoli ed è un punto di riferimento per la cultura locale.


I  soci, Roberto Bani, Antonella De Toma e Amelia Conte, provengono da una precedente  e comune esperienza  con la compagnia teatrale “Hambury Hall” con la quale hanno svolto una lunga attività sia recitativa che organizzativa in manifestazioni di rilevante interesse come la rassegna teatrale “La Riviera dei Teatri”,  la rassegna internazionale di Musica Barocca (curata e ideata dal maestro Mauro Borri)  e importanti incontri come quelli con Amnesty International e Medici senza Frontiere.
Hanno anche lavorato e frequentato corsi e stage di perfezionamento con il “ Teatro Agricolo del Montevaso” a Chianni ( Pisa),  coordinato da  Giovanni Balzaretti e Francesca Pompeo, con il quale hanno collaborato anche in qualità di attori,  il “Teatro delle Nuvole” di Genova a cura di Franca Fioravanti e il drammaturgo Marco Romei,  oltre a svariate collaborazioni individuali con diverse compagnie teatrali professionistiche. Hanno inoltre organizzato, prodotto e interpretato letture e reading poetici e sono attualmente impegnati in progetti inerenti il teatro, la poesia e la pittura.